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I casi son due: o Fini è un attore formidabile, o sta tentando la mission impossible

aprile 22, 2010
Qualche giorno fa, ho scritto un post nel quale condannavo Fini per non aver effettuato la scissione dal PDL e per aver semplicemente creato una corrente. Ho affermato che, dopo i piccoli placebo e le prese in giro date in risposta dalla maggioranza e dalla stampa contraria, Fini non avrebbe potuto restare nel partito conservando la sua credibilità. Infatti, a parer mio, la sua credibilità è andata perduta e il suo futuro è stato disintegrato (anzi, sarà disintegrato da alcuni ‘alleati’).
In ogni caso, sto ascoltando con estremo interesse le dichiarazioni che sta rilasciando nel suo discorso davanti al PDL tutto. Dichiarazioni chiare, in parte condivisibili, reali. La necessità di negare il predominio alla Lega, la necessità di effettuare riforme vere, la necessità di riformare la giustizia in maniera seria. Ha parlato da buon uomo politico, sembrava quasi veramente interessato alla nostra nazione.
I casi allora sono due. Fini è un attore di straordinaria portata in grado di sembrare credibile anche dopo tutto ciò che è successo…o sta tentando la Mission Impossible: cambiare il berlusconismo per renderlo qualcos’altro. Fare in modo che il PDL esista non in funzione di Berlusconi e della Lega. Fare in modo che il governo governi non in funzione della propaganda e del controllo dei media. Fare in modo che l’azione di maggioranza si concretizzi in proposte utili e distolga l’attenzione dal tentativo di salvare Berlusconi dalla giustizia con ogni mezzo, per poi dargli ancora più potere. Sarebbe un sogno se tutto ciò cambiasse.
Ma appena Fini ha concluso il suo intervento, Berlusconi è salito sul palco ed ha iniziato ad urlare. Fini è balzato in piedi e i due si sono scambiati accuse. Ora il Cavaliere sta parlando e dice che “non è il PDL ad essere una fotocopia della Lega ma è AN che aveva le stesse idee della Lega”. Beh, a parte che non è esattamente così, ora AN non c’è più e c’è la corrente finiana, che dalla Lega è ben diversa. Fini lo guarda pietoso e ride. Lancia applausi sarcastici. Ora litigano.
Spiacente: il sogno è finito, torniamo alla realtà. La missione è veramente impossibile. L’unica cosa da fare, è spazzarli via come si farebbe con tutti gli eversivi. Ma noi siamo l’Italia, mica un paese civile!
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L’impietosa figura

marzo 13, 2010
Non se la passa bene, il governo del fare. Mentre in Italia, come dimostrato dai dati, la crisi c’è e colpisce duramente…mentre la disoccupazione si aggiunge al precariato…mentre l’istruzione va in rovina…mentre il paese rimane indietro…il parlamento che fa? Approva il legittimo impedimento, la legge che consente a Berlusconi, di dire quando Berlusconi è disponibile a presenziare ai processi di Berlusconi. Chissà come mai allora Sua Dittatorialità trova tutto il tempo di presenziare a conferenze, presentazioni e, a suo tempo(?), festini. Dicono alcuni, che ciò non violi assolutamente la Costituzione: forse si sono dimenticati dell’esistenza dell’art 3 (e non solo). E il governo? Lo immaginate impegnato a decretare di qua e di là, a correre laboriosamente, a faticare per risolvere le emergenze, le urgenze. No. Stanno rimuginando sul modo in cui il Decreto Legge da loro incostituzionalmente approvato per salvare la lista PDL, non solo non ha salvato la lista PDL ma si è rivelato anche inutile, visto che autonomamente i tribunali avrebbero deciso di riammettere Formigoni e il Listino Polverini, dando dunque ad ogni elettore la possibilità di scegliere il candidato PDL. Eppure, di questo non si tiene conto. La lista PDL Provincia di Roma è stata esclusa? I giudici sono dei comunisti eversivi, quelli del TAR sono formalisti, i radicali fanno gli attentati e quelli del PDL, povere stelle, non hanno nessuna colpa…vittime del complotto. Un po’ gli italiani se ne rendono conto. Oltre ad essere in gran parte contrari ai metodi recentemente adottati, alcuni, iniziano a negare la fiducia; così, nel giro di un mese, il governo perde più del 3% avvicinandosi al record negativo. Si può raccontare finché si vuole che la crisi non c’è, che l’Abruzzo è rinato, che la scuola si sta avviando alla meritocrazia, che i conti dello Stato sono in regola…ma dopo un po’, la percezione della ‘pelle’, descrive ben altre situazioni. Tutta la tensione alla quale questo fallimentare esecutivo è sottoposto, si è mostrata ieri durante una farsesca conferenza stampa. Berlusconi leggeva parole non da lui scritte, cancellava la realtà e la riscriveva, negava le responsabilità effettive e condannava altri. Poi, un giornalista poco avvezzo a rispettare i turni, inizia a porre… DOMANDE! Chi se lo sarebbe aspettato. Domande vere! Berlusconi preso dal panico tenta invano di dare la parola ad altri e un assistente gli sussurra “Presidente, non esageri, le potrebbero fare queste domande. E’ uscita una dichiarazione di Fini, le ho fatto un ipotesi di risposta”. “Le potrebbero fare queste domande”. Ma non dovrebbero, avranno pensato Sua Maestà e il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Proprio quest’ultimo, percorre la sala conferenze, raggiunge il giornalista, gli impugna la giacca con una mano e gli dice con tono micciaso “Adesso vieni con me”. In una qualsiasi altra nazione europea, poniamo il Regno Unito non sarebbe accaduto ciò. Il governo, costernato, si sarebbe recato in conferenza stampa, non senza qualche dimissione, si sarebbe scusato e avrebbe risposto diligentemente alle domande dei giornalisti. In Italia, il governo, arrabbiato e superbo, si è recato ad una conferenza stampa dove il PdC ha ribaltato la realtà incolpando altri e dove il ministro della Difesa in persona ha aggredito fisicamente un giornalista. Lo dico, semmai vi fosse bisogno di chiarire che non siamo più uno Stato di Diritto. E rinnovo l’invito: il 28 e il 29 marzo ci  sono le elezioni regionali! Sarebbe una buona occasione per dimostrare che è rimasta un po’ di morale collettiva. Dimostratelo, perchè dalla “democratica espressione” di noi italiani negli ultimi anni, si deduce solo che non c’è o se c’è si sta denaturando.