Posts Tagged ‘2’

h1

La festa della Repubblica morente

giugno 2, 2010
Oggi è la festa della Repubblica ma non si vede. Le famiglie spensierate si recano nei parchi a fare grigliate e picnic felicemente inconsapevoli del significato che questa festa ha e dei valori che essa vorrebbe trasmettere. Le forze armate sfilano con onore, le frecce tricolore tingono i nostri cieli con la bandiera Italiana. Nel frattempo, i ministri leghisti, i ministri di quella lega che è nel governo e che esercita su esso un peso abnorme che ne condiziona ogni scelta, loro, disertano la parata come tradizione vuole. Beh, almeno loro non sono ipocriti. L’Italia la odiano e ce lo fanno capire bene. Che dire di quei valori fondamentali di democrazia, giustizia e libertà? Almeno quelli ci sono? Figuriamoci. Viviamo in un paese addormentato e fintamente democratico, nel quale il diritto a governare  e a governare oltre i limiti costituzionali viene fatto dipendere da una espressione popolare manovrata da un impero mediatico. Viviamo in un paese nel quale si tenta di annientare la libertà di stampa e di informazione e tutto rimane immobile. Le manovre sempre negate che ora pugnalano alle spalle il ceto medio e salvaguardano le cricche; i fondi tagliati ad istruzione e ricerca; il parlamento non eletto ma nominato; la giustizia lenta e ingiusta; la disoccupazione giovanile al 30%. Non sono tutti questi problemi a rendere morente la nostra repubblica: a renderla morente è la nostra incapacità di vederli, di conoscerli e di risolverli. Meglio fare come Berlusconi: mentire. Nascondere la realtà. Voltarsi dall’altra parte. Lui è il maestro e noi i più degni allievi.
Ieri sera un Berlusconi infuriato ha chiamato in diretta a Ballarò per sottolineare il suo sdegno rispetto alle parole dette dal vice di Repubblica Giannini. Quest’ultimo aveva affermato che Berlusconi disse in passato “evadere in Italia è inevitabile”. Il PdC ha chiamato e s’è fatto sentire: “Vorrei dire che il giornalista di Repubblica, Massimo Giannini, ha mentito spudoratamente: da parte mia non c’è mai stato un sostegno all’evasione fiscale” ma ne ha avute anche per i sondaggi IPSOS ” “Sono sondaggi fasulli, ho in mano un sondaggio di Euromedia che dice che il 62% degli italiani sta col presidente del Consiglio e il mio governo ha un gradimento del 50%. Tanto vi dovevo perché non è accettabile sentire in una Tv di Stato certe menzogne”. Peccato che effettivamente il Presidente del Consiglio nel 2004 dichiarò: “Mi sento moralmente autorizzato ad evadere”. Sull’altro fronte il sondaggista Pagnoncelli replica “Noi siamo al di sopra delle parti, siamo perfino quotati in Borsa in Francia: se faccio sondaggi fasulli, vengo subito cacciato. Al presidente del Consiglio chiedo rispetto e dico solo: come giustifica la differenza fra i voti al suo partito e il gradimento che lui sostiene di avere?” Ma il Cavaliere aveva già riattaccato. Nella nuova Repubblica Italiana funziona così.
E allora sì, suicidiamoci. Prendiamo il concetto di stato e polverizziamolo, calpestiamo la separazione dei poteri, deploriamo la verità, accusiamo i giudici comunisti e i giornalisti killer, sostituiamo Resistenza e Storia dell’Arte con culi e tette. Poi scendiamo in strada tutti felici e festeggiamo la festa della Repubblica anche se magari il giorno prima abbiamo dato ragione a Berlusconi nel ritenere che “In Italia c’è fin troppa libertà di stampa”. D’altronde l’illusione di vivere in un sogno può non morire mai.  Sono conscio di usare esempi a noi poco vicini ma lo faccio per semplificare. Sapete, non sono i nomi i proclami e le feste a contare. La Cina non si chiama Cina ma Repubblica Popolare Cinese. E in Corea del Nord fanno delle parate meravigliose. Faremmo meglio ad impararle queste cose, prima che anche la nostra Italia diventi un repubblica popolare o chissà, una monarchia.